La vicenda ricomincia a marzo 98 quando per strada ricompaiono i manifesti del concerto dei Prozac a trani, stesso locale,ma la gioia ,cazzo! Dura per poco perché anche questa data verrà annullata.

Ma un vero fan deve fare il possibile per vedere il proprio gruppo,così iniziando a scrutare ogni singola data del tour si decide di andare a verona! Fortunatamente lì ho parenti e quindi sono potuto andarci alcuni giorni prima senza problemi.il concerto era in un casale di campagna,noi arriviamo un’ora prima dell’apertura dei cancelli:alle19.00 abbiamo già il biglietto che abbiamo comprato a Bari (previdenti) ma non si può ancora entrare così grazie alla scusa di andare in bagno riusciamo ad entrare per qualche minuto! Purtroppo non incontriamo nessuno dei mitici però vediamo già la zona e il palco con gli inconfondibili marshall rosa.all’ apertura dei cancelli entriamo per primi a fare incetta di magliette e accessori vari,ma io ahime… non compro il picture disc (cmq dopo ho rimediato) dobbiamo ancora soffrira abbastanza prima di arrivare a sentire il concerto perché suoneranno per primi i Laghisecchi (che cmq sono forti) e gli Uzeda che mi stanno sui coglioni!! Soprattutto perché i quattro metallari venuti per vederli iniziano a paraculare i p+.finalmente arrivano loro! Noi esplodiamo,siamo in prima fila proprio sotto GianMaria,lo salutiamo gridiamo,cantiamo,tutto questo mentreveniamo schiacciati contro le transenne dalla folla saltante e pogante.anche noi saltiamo davanti però stiamo attenti a non farci fregare i posti in prima fila! (è incredibile essere lì con i P+ che ti salutano ed Eva ci manda anche un bacio!!!)la scaletta va avanti e noi siamo sempre più energici ma ad un certo punto un tipo sale sul palco e per scappare alla securitY si butta sulla roccia per evitare dei rovi che erano sotto il palco cmq non so se sia fatto niente.Il concerto sta per finire e i nostri escono! noi non ci stiamo e gridiamo tutti FUORI FUORI FUORI!!!!!!!!!!!!!!!! e loro ci accontentano rientrando con what do i get e altri quattro brani. Quando tutto finisce è l’una e mezza o giù di lì e noi ci destreggiamo tra la folla sordi ma contentissimi. Il concerto dei Prozac+ è un esplosione di energia e io mi sento un povero sfigato perché non riesco mai a vederli nella mia città.

P.S:i protagonisti del racconto siamo io e mia sorella Roberta

Antonello Strippoli BARI.

Ah... questi sono la locandina e il biglietto del concerto!