Effetto Prozac

 

Il tour bus è quello di sempre, tutte nuove invece le canzoni dei Prozac+. Tredici pezzi tredici Per affrontare la vita con più energia. Pezzi da imparare al volo, per seguire la band nei suoi show italiani. E dopo? Beh, c'è l'Europa!

 

Chilometro su chilometro, un percorso infinito lungo le nostre autostrade, una sosta all'autogrill, e poi via al locale: soundcheck, concerto, ogni sera un letto d'albergo diverso, e poi via, pronti a ripartire per la prossima data, E' così, con un attività live senza sosta, che i Prozac+ hanno costruito e consolidato il loro successo., rappresentando l'eccezione di un panorama dove idoli virtuali sostituiscono sempre più abilmente gli artisti in carne e ossa. Gianmaria, Eva ed Elisabetta sono di nuovo in circolazione con un obiettivo più che mai ambizioso: "3Prozac+", la loro ultima produzione, è riuscita a infrangere un grande tabù del mondo discografico italiano. E' infatti la prima volta nella storia che un disco di una rock band italiana viene pubblicato in tutta Europa. Un avvenimento che attendevamo da tempo e che aiuterà certamente a far crescere in una dimensione internazionale tutti gli artisti italiani che non accettano di uniformarsi allo stereotipo del cantante melodico e del tenore. Per vincere questa scommessa, la band di Pordenone ha realizzato due versioni dello stesso album, una in lingua italiana per il federe pubblico di sempre e una in inglese per il mercato internazionale. Coinvolto al 100% nei frenetici preparativi della spedizione, è possibile trovare Gianmaria soltanto al cellulare, mentre attraversa in auto odiose gallerie che fanno saltare la linea ogni due minuti. Un inconveniente da nulla per chi ha un immensa voglia di comunicare…

"Siamo veramente emozionati per quest'opportunità di uscire anche all'estero, ma quello di cui ho voglia è iniziare a suonare dal vivo i brani del nuovo disco, e, partiremo subito proprio dall'Italia."

Vi siete già procurati un nuovo furgone?

"No, non ce n'è mai stato bisogno; usiamo ancora quello con cui abbiamo iniziato, che nonostante la strada percorsa funziona perfettamente; quindi continueremo così."

Per riprodurre i differenti suoni che avete utilizzato in quest'album dovrete stringervi per fare posto a qualcuno…

"Con noi sul palco ci sarà come sempre un batterista, e per la prima volta anche una terza chitarra."

Non ci sarà spazio per gli archi che appaiono in "Angelo", il primo singolo che verrà pubblicato?

"Abitualmente no, perché l'abbiamo già arrangiato con la nuova formazione, ma non escludo che in alcune occasioni questo possa accadere; per me sarebbe sicuramente un esperienza insolita e quanto mai strana!"

Nonostante il successo ottenuto dal disco e dal tour precedente, avete scelto di continuare a esibirvi in locali dalle dimensioni ridotte…

"Siamo state sempre persone molto realiste, con i piedi ben piantati per terra; purtroppo non esistono in Italia molti spazi di medie dimensioni, e non ti resta che decidere tra il club e il palasport. Noi abbiamo scelto i primi, perché, a differenza di molti artisti affetti da megalomania, preferiamo suonare in un locale da duemila persone con altrettante che rimangono fuori, piuttosto che in uno da quattromila mezzo vuoto. Per fare questo usciamo allo stesso cachet di tre anni fa, rinunciando sicuramente a dei guadagni, in cambio di un contatto fisico più stretto con il nostro pubblico. Non è detto però che se dovessero esserci molte richieste, non cambieremmo idea: sai, non ci proviamo gusto a lasciare la gente fuori!"

I vostri spettacoli sono avvenimenti carichi di energia e adrenalina. Sei soddisfatto quando vedi il pubblico reagire, magari con un pogo frenetico?

"Si, e oltre a essere contento mi carica ancora di più. Siamo persone molto semplici e spontanee e ci piace che la gente si diverta e si esprima in maniera molto istintiva. Penso che il pogo, al di là del suo significato storico per il punk, sia soltanto un indice di gran divertimento."

Cosa ti ricordi dell'esperienza del concerto con gli U2, quando avete aperto i loro concerti italiani per il PopMart tour?

"E' stato qualcosa di fantastico, veramente irripetibile. Difficilmente capita di suonare davanti a 150.000 persone in due giorni, e non ti nascondo che al momento di salire su quel palco immenso, eravamo tutti spaventati a morte. Poi attacchi, e la paura sparisce magicamente."

Il tour in Spagna dell'anno scorso sembrava gettare le basi per un vostro disco in spagnolo. Invece…

"Ci siamo resi conto che non era necessario, perché anche lì molte band si esprimono in inglese. Abbiamo fatto qualche data in locali molto piccoli e mi sembrava di essere tornato agli inizi, il pubblico ha reagito molto bene; in questo, gli spagnoli sono molto simili agli italiani."

Il primo concerto dei Prozac come è andato?

"Aspetta che ci penso perché ne abbiamo fatti talmente tanti… E' stato in un pub a Pordenone, giocavamo in casa, davanti ai nostri amici, e ricordo ancora la felicità e l'emozione per questa nuova avventura che iniziava."

 

Cagna

Un battito di mani, un riff deciso e il ritornello vincente "magica cagna, perfida cagna"; un apertura che testimonia lo splendido stato di forma della band.

Stonata

Un punkissima storia di autolesionismo che farà molto parlare di sé.

Candido Nero

Il gioco dei paradossi, con stacchi fulminei che fanno sembrare che finisca, e invece…

Angelo

E' il primo singolo, una storia di ordinaria disperazione espressa con una dolcezza disarmante grazie agli archi e alle melodie di Eva.

Superdotato

Assalto violento ai luoghi comuni del maschilismo da parte della parte femminile della band; che siano tornate le "ragazze cattive"?

Vorrei

Canta Gianmaria, suonano i Prozac+, e sembra di essere nella loro sala prove!

P.D.S.

Siamo dalle parti di Londra, 1977 circa. La politica e le spille da balia? Lo scopriremo presto.

D+ come P+

Un inno a se stessi, sempre D+!

Automatica

Bambole gonfiabili, vere o presunte, e autoerotismo; il sesso non poteva mancare!

Sono un debole

Adrenalina da vendere, chitarre taglienti e un ipnotica tastiera; una canzone certamente non autobiografica.

Mi Piaccio Solo

Gianmaria nei panni del cantautore depresso? Non proprio…

Ordine e Disordine

Ritmi spezzati, quasi drum&bass per l'episodio più oscuro del disco.

Boys don't cry

Il grande classico dei Cure, dopo una cura di Prozac.